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Sulmona

La stazione di Sulmona è capolinea della ferrovia del Centro Italia, e la raccorda con la ferrovia Roma-Pescara nonché con quella diretta ad Isernia.

La prima stazione di Sulmona, con linea diretta a Pescara, era più a nord dell’attuale, e fu inaugurata nel 1873 con il tratto Pescara-Sulmona, proseguito nel 1875 fino all’Aquila.

Nel 1883 fu inaugurata l’intera linea Pescara-Terni.

Successivamente fu deciso di realizzare il collegamento Sulmona-Roma, e di annettere a questa ferrovia il già esistente tratto Sulmona-Pescara, smembrandolo dalla linea per Terni.

Fu così che nel 1888 venne realizzata la stazione attuale, pensata per il collegamento con Roma, e contestualmente si decise di abbandonare la vecchia stazione: capolinea della ferrovia proveniente da Terni divenne dunque la stazione di Sulmona della linea Pescara-Roma.

«Sulmona è la mia patria, ricchissima di gelide acque, che dista novanta miglia da Roma» così la descriveva il poeta Publio Ovidio Nasone, che nacque proprio nella provincia abruzzese nel 43 a.C.

La provincia peligna, stretta tra il torrente della Vella e il fiume Gizio, confina ad ovest con le montagne della Majella e il Morrone, offrendo ampie possibilità di trekking ed escursioni agli amanti della natura.

Il primo storico a narrare gli eventi della città fu Tito Livio, il quale descrive come l’oppidum peligno, nonostante le sconfitte del Trasimeno e di Canne, rimase sempre fedele a Roma, rifiutando l’ingresso di Annibale.

Il treno, elemento cardine della cultura Positivista, modificò il concetto di tempo: si potevano così percorrere lunghe distanze in breve tempo. Da questo assunto è facile comprendere come si possa, ancora oggi, parlare di una “rinascita” per la provincia abruzzese grazie alla costruzione della ferrovia. Quest’ultima, edificata a ridosso di un punto strategico, comportò una enorme espansione economica e, di conseguenza, demografica.

Durante il secondo conflitto mondiale il capoluogo abruzzese, a causa della sua posizione a ridosso della Linea Gustav, subì ingenti danni, oltre allo spopolamento della zona occidentale della Majella. Il 27 agosto del 1943 la città venne bombardata, a causa dello strategico snodo ferroviario.

Il comune di Sulmona venne, nel periodo post-bellico, decorato al Valor Militare per i sacrifici della popolazione nella lotta partigiana.

Oltre alle bellezze naturali, le quali offrono possibilità di trekking, escursioni e rafting, inestimabile è il patrimonio materiale e immateriale testimoniato all’interno dei suoi prestigiosi musei.

Il Polo Museale Civico dell’Annunziata, il quale comprende una sezione archeologica, una ricca collezione di arte medioevale e moderna e, in ultimo, testimonianze di cultura popolare abruzzese.

Degno di nota, inoltre, è il Polo Culturale Civico Diocesano di Santa Chiara, prezioso scrigno di arte sacra locale e una ricca collezione di arte moderna e contemporanea.



Progetto Realizzato da: Associazione Culturale Giovanile Riattivati 

Con il contributo di: FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, INTESA SANPAOLO, Rotary Club Rieti 

Grazie al Comitato Promotore: Amici di Rieti, Associazione Culturale Giovanile Riattivati,  Rotary Club Rieti e Associazione Collezionisti “Sabatino Fabi”

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